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Da QN La Nazione: “Laura Boldrini in visita al carcere: è uno scandalo.”

Fonte: QN La Nazione : https://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/laura-boldrini-in-visita-al-carcere-aretino-carenza-di-personale-e-sovraffollamento-ad60d0a9

 

“Laura Boldrini in visita al carcere: “E’ uno scandalo”

“Spazi vuoti da 14 anni, mancanza di personale e di attività per il reinserimento dei detenuti”.

rezzo, 16 febbraio 2024 – “E’ massimo l’impegno all’interno della casa circondariale aretina, ma ciò nonostante siamo difronte ad uno scandalo”.

Va giù diretta l’onorevole Laura Boldrini, presidente del comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, ieri in visita al San Benedetto.

“Ci tenevo a questa visita, oggi si vive una vera emergenza carceri, ed è giusto che chi è eletto nel territorio se ne occupi e si faccia portavoce”.

Nell’istituto, il deputato Pd, eletta in Toscana, ha incontrato il direttore Alessandro Monacelli, i detenuti, la polizia penitenziaria e le numerose associazioni che vi operano.

Onorevole Boldrini quali le problematiche principali che ha riscontrato nella casa circondariale?

“Gli sforzi sono tanti, è evidente, ma siamo difronte ad un vero e proprio scandalo. E’ una vergogna che una palazzina che potrebbe ospitare 80 detenuti, sia vuota da 14 anni. Mi chiedo come possa essere possibile.

E’ uno spreco inaudito, visto il sovraffollamento delle nostre carceri”. Carenza di spazi di accoglienza, ma anche per le attività… “Esattamente, mancano gli spazi adeguati per svolgere tante attività, necessarie al progetto di reinserimento insito in un sistema carcerario. Solo metà del carcere è attivo, vuol dire non avere aree per le attività di formazione, scuola, lavoro. Un’azienda come può entrare qua dentro e portare lavoro senza lo spazio adeguato?”.

Oltre agli spazi, manca anche il personale…

“Eh si. Anche questo elemento contrasta con l’obiettivo delle carceri. Pensate, il personale scarseggia al punto di avere difficoltà a fare le schede di attitudine del detenuto, quelle con le quali gli si dà la possibilità di uscire per lavorare”.

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Con sentenza n. 6993 depositata il 15 febbraio 2024 la Corte di Cassazione ha chiarito che il novellato art. 581, comma 1 ter, c.p.p., che prevede l’obbligo per l’ appellante di dichiarare/eleggere domicilio ai fini della notifica del DCG, non opera in riferimento alla parte civile, al responsabile civile ed al civilmente obbligato per la pena pecuniaria

Leggi la sentenza completa: https://camerapenalearezzo.it/wp-content/uploads/2024/03/sentenza-cassazione-6993.2024.pdf